La carie è una patologia del dente che vede lesionato il rivestimento esterno, smalto, e con una certa frequenza lo strato sottostante lo smalto, dentina, che risulta vitale e quindi trasmette il segnale al nucleo del dente, polpa, e che per il paziente si trasforma in semplice sensibilità o in dolore.
Per comprendere bene meglio come questo avviene vi suggerisco di visionare la pagina dedicata alla “struttura del dente”. La carie è una lesione che prevede la demiralizzazione, scioglimento, dello smalto provocato dall’acido rilasciato da alcuni batteri, lactobacilli, strptococco mutans ecc. Molti di noi hanno come immagine della carie quella di animaletti che con i loro denti rosicchiano lo smalto del dente, questa è però una immagine indotta dalla pubblicità e dalle spigazioni date ai banbini che rendono bene l’idea ma è irreale. Ogni volta che mangiamo, soprattutto carboidrati come pane, pasta, biscotti etc., la saliva si miscela con il cibo e si viene a creare un impasto, bolo, che aderisce, si attacca, alla superficie del dente. L’unico modo per rimuovere questo materiale è l’Igiene Orale Domiciliare. Il cibo che non viene rimosso viene rapidamente colonizzato, abitato, dai batteri che sono in bocca, circa 300-500 specie diverse, alcuni dei quali sono patogeni e possono creare danni ai nostri denti e gengive, Nel giro di 24-48 ore iniziano a fermentalo, se ne nutrono e come tutti gli esseri viventi, anche i batteri sono esseri viventi, se di qualche cosa si nutrono qualche cosa devono produrre come rifiuto, nel caso dei batteri che provocano la carie queste sostanze sono degli acidi con ph 4,5 circa. Il ph ideale della nostra bocca è circa di 6,5 e lo smalto dei denti in questa situazione risulta stabile ma quando il ph scende lo smalto si indebolisce tende a demineralizzarsi. La natura ci protegge da questa situazione di potenziale crisi con delle sostanze, i bicarbonati contenute nella saliva, che contrastano gli acidi e riportano la bocca ad un ph corretto. In quelle aree in cui il cibo si sofferma più a lungo, laddove l’igiene è più difficile e /o carente, scarsa, come gli “spazi interdentali” le superfici di masticazione, nei solchi occlusali, i batteri trovano nutrimento abbondante e producono molti acidi e di conseguenza le carie si forma con facilità. Il materiale costituito, formato, da cibo e batteri si chiama placca, Questa sostanza non è attaccabile dalla saliva, è per questo che gli acidi prodotti dai batteri possono agire indisturbati se non rimossi con una azione meccanica. Anche alcune bevande possono risultare dannose per i denti, bere bevande zuccherate e/o acide, soprattutto fuori dai pasti, favorisce l’insorgere della carie perché lo zucchero è costituito da carboidrati, cibo di base per i batteri cariogeni, e l’acido prepara un terreno perfetto per gli stessi batteri e indebolisce lo smalto del dente.
Terapia: ogni persona è diversasa dalle altre e alcuni di noi possono risultare più suscettibili cioè possono avere più facilmente determinate malattie. E’ evidente che se sappiamo di avere spesso il mal di gola o la bronchite staremo attenti a non prendere freddo e comunque ci proteggeremo in modo più attento la gola, cosi se sappiamo di avere spesso delle carie il modo migliore perproteggere i nostri denti o di ridurle al minimo per numero e dimensioni la carie è quello di usare il filo interdentale e lo spazzolino manuale o elettrico in modo attento almeno 1 volta al giorno e comunque di pulire i denti dopo ogni pasto, altro consiglio utile è quello di usare un dentifricio ricco di fluoro il quale remineralizza lo smalto e quindi rinforza i denti in più rende difficile la vita ai batteri. Il miglior battericida e anticarie è “l’olio di gomito” è a costo zero e richiede solo pazienza.